Saluto al parroco Don Giuseppe

Carissimo, Reverendo Don Giuseppe,

certo non possiamo essere contenti nel dedicarti queste poche parole, nell’occasione della conclusione della tua missione di parroco in questa comunità dei Santi Cosma e Damiano in Bocale. Ma, come tu stesso tante volte ci hai ricordato, quando una fase della vita viene a termine, non tanto c’è da rammaricarsi per quel che non è ancora stato o non sarà, piuttosto c’è da ringraziare Dio Padre, in primo luogo, e poi chi si è fatto docile strumento nelle sue mani, sue mani stesse, per quel che è stato. E così, siamo grati a Dio ed a te per tutte le volte che sei stato un padre amorevole, che sei stato un fratello maggiore dai buoni consigli, un amico coinvolgente e coinvolto, che sei stato guida e pastore. Sei stato coraggioso e fermo nei momenti di difficoltà e anche quando minacciosamente attaccato. In quell’occasione noi abbiamo cercato di starti vicino, tu hai deciso di stare ancora vicino a noi, con noi. Certo le ferite, pur rimarginandosi, lasciano cicatrici, ma proprio queste sono il segno che si è più forti di prima. E, a proposito, come dimenticare quanto sei stato forte e generoso e, pur solo, allo stesso tempo vicino, vicinissimo, durante il fermo della vita sociale che si è reso necessario per la pandemia del covid-19? Ma nemmeno possono dimenticare di ringraziarti i bambini che hai battezzato, i ragazzi che hai curato e aiutato a diventare belli grandi e forti nella fede e nella vita, le famiglie che hai “vezzeggiato” con le tue attenzioni, i malati che hai confortato con i sacramenti e la tua presenza, i bisognosi che hai curato con la tua prossimità. Ti ringraziamo, insomma, per tutto quello che hai fatto e sei stato ma anche per tutto quello che non hai fatto ma il tuo cuore avrebbe voluto fare. Ci dispiacciamo per le incomprensioni e taluni disappunti e per i dissapori che possono esserne scaturiti. Nelle mani del Signore poniamo le nostre capacità ma anche i nostri limiti e, nel renderci disponibili alla sua volontà, lo glorifichiamo e ci santifichiamo. Durante i festeggiamenti per i tuoi primi 25 anni di sacerdozio, appena di un anno addietro, ci hai voluto fare partecipi dei tuoi più profondi sentimenti e motivazioni che ti hanno condotto e sostenuto nella tua vocazione: ti siamo ancora grati per averci considerati cotanto amici. E con ancora negli occhi la tua e nostra gioia per quei momenti speciali che abbiamo vissuto insieme, ti auguriamo che, il proseguire altrove il lavoro generoso nella vigna del Signore, ti conduca alla felicità che l’impegno che metti in campo merita di ottenere, non certo per tuo compiacimento ma per essere a tua volta vigoroso dispensatore di gioia, conforto, bene, Amore.

Arrivederci a presto,

la comunità di Bocale

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